Costituzione della Repubblica Popolare di Polonia

La Costituzione della Repubblica Popolare di Polonia (anche conosciuta come Costituzione di Luglio o Costituzione del 1952) fu approvata il 22 luglio 1952. Creata dai comunisti polacchi della Repubblica Popolare di Polonia, annullò la precedente Costituzione di Marzo e la Piccola Costituzione del 1947 (provvisoria); la nuova costituzione era basata sulla Costituzione sovietica del 1936, anche conosciuta come Costituzione di Stalin. Il testo russo della Costituzione fu rivisto e corretto da Stalin e in seguito tradotto in polacco. Fu legalizzato il Parlamento comunista e le leggi e i decreti introdotti in Polonia dal PKWN, che operò contemporaneamente all'arrivo dell'Armata Rossa nel 1944. Con le rivoluzioni del 1989 la Costituzione fu modificata significativamente, dal 1989 al 1992 (dal 29 dicembre 1989 fu semplicemente chiamata "Costituzione della Polonia") e fu sostituita dalla nuova Costituzione polacca il 2 aprile 1997.

La costituzione fu modificata 24 volte, e la più famosa modifica risale al 10 febbraio 1976. Quest'ultima dichiarò la Polonia uno stato socialista, dichiarò il partito PZPR come la forza dirigente nella costruzione del socialismo e definì la Polonia come eterna amica dell'Unione Sovietica.

La costituzione ruppe la tradizione della separazione dei poteri, e introdusse in sua vece la pratica sovietica della dittatura del proletariato. Il ramo legislativo del governo (il Parlamento polacco, il Sejm), doveva avere il massimo potere, in quanto espressione della volontà del popolo, ed avrebbe supervisionato il potere giudiziario e esecutivo del governo.


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